La sindrome di Gilbert è un disordine epatico, ereditario e benigno, caratterizzato da una mutazione genetica che si ripercuote sulla produzione dell’enzima che converte la bilirubina indiretta in diretta, con conseguenza di accumulo della bilirubina indiretta a livello ematico. La bilirubina è quel pigmento giallo-arancione che deriva dal normale processo di invecchiamento dei globuli rossi, è un prodotto di scarto e, in quanto tale, deve essere eliminata dall’organismo.
Diagnosi
I segni che portano a diagnosticare una sindrome di Gilbert sono:
• Assenza di altre patologie del fegato
• Iperbilirubinemia indiretta ricorrente (i valori normali sono 0,2-0,8mg/dl)
• Marcatori di funzionalità epatica nella norma
La diagnosi può essere effettuata tecniche di biologia molecolare, al fine di verificarne la presenza a livello genetico.
Sintomi
La sindrome di Gilbert è nella maggior parte dei casi asintomatica, con sintomi che possono comparire in modo temporaneo, anche in presenza di stress, disidratazione, esercizio fisico intenso, ciclo mestruale.
Ciò che può comparire è:
• Ittero in corrispondenza delle fasi di aumento della bilirubina indiretta
• Sub-ittero a livello di sclera oculare
• Stanchezza
• Dolori addominali
• Prurito
• Difficoltà di concentrazione
La terapia farmacologica, quando somministrata, prevede l’utilizzo di barbiturici per l’ittero o di rimedi anche fitoterapici per il sostegno della funzionalità epatica, come ad esempio tarassaco, curcuma, boldo, carciofo.
Valentina Carlile - Osteopata esperta in Osteopatia applicata a disturbi di Voce e Linguaggio dal 2002. Per informazioni e prenotazioni visita la pagina Contatti
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