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Valentina Carlile Osteopata
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Disfonia e trattamento

  • Immagine del redattore: Valentina Carlile DO
    Valentina Carlile DO
  • 2 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min
Disfonia e trattamento

Un disturbo della voce può essere un segno di patologia, un sintomo o un indice di disturbo della comunicazione. La cosa più importante da fare è determinare se la disfonia sia o meno il riflesso di una malattia, quale sia la causa. Una volta individuata e trattata la causa principale della disfonia, si terrà conto del coinvolgimento comunicativo e si stabilirà il programma terapeutico appropriato. Inoltre, la disfonia può essere o meno accompagnata da ulteriori sintomi locali o sistemici, come disfagia, affaticamento vocale, febbre, e altri. Ciononostante, il termine disfonia si riferisce a tutte le alterazioni vocali udibili, non solo a una lesione delle corde vocali.

È necessario quantificare la qualità della voce. Nel caso della voce disfonica, possono verificarsi caratteristiche quantificabili come l’aumento delle perturbazioni sia nel periodo che nell’ampiezza, cioè jitter e shimmer; rumore nello spettrogramma e subarmoniche; anche interruzioni, pause o discontinuità nella voce durante la fonazione; diminuzione dell’intervallo di fonazione e/o dell’intervallo dinamico e ancora comparsa di componenti modulanti di ampiezza e/o frequenza.  

La voce è inoltre una parte importante della comunicazione; per questo motivo, si deve considerare se la voce è intelligibile per il parlato, esteticamente accettabile e adeguata alle esigenze sociali e lavorative. La disfonia ha una prevalenza fino al 47% nella popolazione e colpisce tutte le fasce d’età. Nei bambini la prevalenza è compresa tra il 3,9 e il 23,4%, con un picco di età tra gli 8 e i 14 anni. La voce ha importanza non solo per la salute, ma anche a livello personale, sociale ed economico. In uno studio di Ingo Titze, si specifica che ci sono più di 30 professioni nelle quali la voce è l’elemento fondamentale per lo svolgimento del lavoro, e rappresentano un terzo della popolazione lavorativa. Professioni come il cantante, l’attore, l’insegnante, l’addetto al telemarketing, ecc. sono ovvie, ma ce ne sono molte altre come l’avvocato, il commesso, il venditore, il receptionist, l’istruttore sportivo, il poliziotto, il sacerdote, e molte altre ancora, in cui la voce svolge un ruolo di primo piano.  

La qualità della vita e il grado di influenza della disfonia sono soggettivi. Esistono scale oggettive per stabilire il grado di disfunzione sociale, lavorativa ed emotiva prima e dopo il trattamento. La più utilizzata è il Voice Handicap Index (VHI). 


Come affermano ad esempio la Behlau, la voce è “l’espressione principale della nostra personalità e della trasmissione delle nostre emozioni, e cambia con l’età, lo stato di salute, la storia personale e le condizioni socio-economiche”.


 

Valentina Carlile - Osteopata esperta in Osteopatia applicata a disturbi di Voce e Linguaggio dal 2002. Per informazioni e prenotazioni visita la pagina Contatti




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