Dei molti elementi musicali che potremmo identificare, i tre seguenti producono i maggiori risultati drammatici: articolazione e fraseggio, contrasto dinamico, ritmo e uniformità del passaggio.
Questi stessi elementi hanno lo stesso fine quando li esprimiamo nel parlato.
Vediamo come:
ARTICOLAZIONE E FRASEGGIO: aiuta a comprendere cosa sta dicendo l’oratore. Accade ciò che avviene quando articoliamo ciascuna delle consonanti e diamo ad ogni vocale la sua giusta energia. Questo è ciò che intendiamo con buona articolazione vs cattiva articolazione. La frase è una parte integrante del linguaggio naturale. Pensata come il raggruppamento organico di pensieri e il collegamento di un pensiero a quello successivo che comunica intenzione e significato. Allo stesso modo una frase musicale, ben articolata e legata, da espressione ad un brano.
CONTRASTO DINAMICO: si riferisce a quanto forte o piano suoniamo. Noi possiamo parlare per enfatizzare un punto, o possiamo parlare più piano per de-enfatizzare un punto. Ma a volte, anche il diventare più morbido può essere una forma di enfasi. Possiamo anche diventare gradualmente più forti, definendo ciò un crescendo, o gradualmente più morbidi, definendo ciò un decrescendo.
RITMO E UNIFORMITÀ DEL PASSAGGIO: si riferisce a quanto accurato e coerente è il nostro tempismo nel suonare un determinato passaggio. In che modo può riguardare il linguaggio quotidiano? Quando i modelli del discorso sono irregolari, può essere difficile capire cosa viene detto. Ma quando uniformiamo i pattern ritmici, l’eloquio è più naturale. Questo vale anche per la musica, quando si sente una forma musicale che viene eseguita in modo errato con un ritmo instabile, ne è difficile la comprensione. Tuttavia, se il ritmo è presentato in modo più uniforme, l’intenzione musicale è più chiara.
In questo modo abbiamo dato un senso agli elementi musicali e a come essi si relazioneranno all’interpretazione (Shinn 2017).
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