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Valentina Carlile Osteopata
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Gravidanza e canto: esposizione al rumore

Sebbene sia vero che il feto è relativamente protetto da gran parte del rumore esterno all'utero, i suoni (ovattati) penetrano nel liquido amniotico e raggiungono le orecchie in via di sviluppo. La coclea e gli organi sensoriali periferici completano il loro normale sviluppo entro le ventiquattro settimane di gestazione. Indicazioni della maturazione delle vie uditive del sistema nervoso centrale sono costantemente presenti nelle osservazioni ecografiche delle risposte di sussulto ammiccante alla stimolazione vibroacustica dopo ventotto settimane. La maggior parte delle cantanti e musiciste ritiene che questo fenomeno sia positivo, poiché i loro bambini non ancora nati vengono esposti alla musica fin da piccoli ogni volta che cantano, provano o si esibiscono con le loro band.


Gravidanza e canto: esposizione al rumore

Tuttavia, studi recenti hanno dimostrato che i feti che sono regolarmente o ripetutamente esposti a livelli di rumore eccessivamente elevati, rumori continui più forti di 80 dB, come il traffico intenso, su base continuativa (ad esempio, otto ore al giorno) o 115dB, come quelli prodotti da musica molto alta, per periodi di 15 minuti consecutivi o più lunghi, possono effettivamente subire danni all'udito (perdita dell'udito ad alta frequenza), che possono essere associati a un rischio aumentato di prematurità, ritardo o restrizione della crescita intrauterina e basso peso alla nascita.


I livelli sonori appropriati possono essere difficili da determinare semplicemente ascoltando. Se la cantante non ha l'abitudine di indossare protezioni acustiche e non è infastidita da livelli sonori che altri troverebbero eccessivi, è probabile che abbia già subito danni e acquisito una perdita permanente dell'udito indotta dal rumore. La perdita dell'udito causata dal rumore è solitamente graduale e indolore, ma, sfortunatamente, è anche permanente. Una volta danneggiati, il nervo uditivo e le sue cellule sensoriali non si rigenerano, quindi è sempre una buona idea indossare protettori per le orecchie, almeno durante le prove. Sarebbe opportuno investire in un misuratore di dB, che misura la vera intensità di un'onda sonora e fornirà una misurazione accurata e oggettiva dei livelli di rumore nello spazio di prova. Questi livelli potrebbero essere maggiori se lo spazio di prova è piccolo e chiuso.


Se si prova con una band che di solito suona a livelli di volume più alti, sarebbe nell'interesse del bambino chiedere ai musicisti di abbassare i loro livelli sonori per alcuni mesi solo durante le prove. Considerare la durata e la frequenza delle prove e delle esibizioni aiuterà a determinare esattamente quali modifiche devono essere apportate ai livelli sonori. Una certa esposizione a rumori forti è sicura, quindi un concerto o una serata occasionale non dovrebbero rappresentare un problema, ma tale esposizione dovrebbe essere poco frequente e di durata relativamente breve.


 

Valentina Carlile - Osteopata esperta in Osteopatia applicata a disturbi di Voce e Linguaggio dal 2002. Per informazioni e prenotazioni visita la pagina Contatti



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