M., bimbo di 10 anni, è stato portato in studio dalla mamma su invio del suo ORL per un problema di tosse continua presente da più di un mese.
Prima di venire in studio la madre lo aveva portato anche da un allergologo.
La tosse aveva avuto il suo esordio poco più di un mese prima della mia consulenza, con l'insorgenza di un virus influenzale che era durato circa due settimane.
La storia clinica di M. riportava precedenti allergie e asma per i quali M. è sotto costante monitoraggio e terapia farmacologica. M. era anche positivo per reflusso laringo-faringeo, ed anche per questo disturbo M. era sotto terapia farmacologica. Per la tosse invece gli erano stati prescritti degli sciroppi. Nessuna delle terapie era riuscita a ridurre in maniera significativa l'insorgenza della tosse.
Ho richiesto alla madre se fosse disposta a far visitare nuovamente M. da un ORL, e le avevo indicato un nominativo di un professionista con cui lavoro perché spesso poi lavoriamo in collaborazione e quindi ritenevo che questa possibilità avrebbe giovato al bambino.
La nuova valutazione ORL aveva evidenziato edema ed eritema delle corde vocali senza formazioni o lesioni. La glottide posteriore evidenziava eritema, indicativo di reflusso. Durante la produzione vocale si verificava un andamento normale delle corde vocali. La richiesta di una inspirazione profonda scatenava la tosse.
M. riferiva di essere davvero infastidito da questa tosse che lo rendeva esausto e gli procurava, negli accessi più forti, mal di testa. M. riferiva di sentire un prurito continuo in gola che lo portava a tossire. Il medico non ha ricondotto la tosse ad alcuna causa psicogena. L'unico momento in cui la tosse era assente era la notte. Non c'era alcuna evidenza di problemi neurologici, e nessuna familiarità per la sindrome di Tourette.
Alla valutazione vocale era emersa una moderata raucedine, verosimilmente ricollegabile all'eccesso degli accessi di tosse. Gli altri parametri percettivi erano nella norma. La respirazione era intermittente, con inspirazione irregolare nel tentativo di sedare ed evitare gli accessi di tosse. Durante il parlato le respirazione era più regolare ritmica.
Tosse: due tipi di tosse erano presenti durante la visita ORL, la prima era tosse sonora con un accesso ogni 16-18 secondi circa; la seconda sembrava più un fischio con una frequenza più bassa. In intermittenza comparivano gli schiarimenti di gola.
Subito dopo l'ORL ho effettuato la valutazione osteopatica in cui è emerso: compressione consolare occipite bilaterale, con temporale sx in RI; zigomatico e mascellare dx in RE; ioide e laringe in supero-posteriorità e rotazione dx; clavicola dx in antero-superiorità; coste superiori in inspirazione e dorsale alta in disfunzione plurisegmentaria. Limitazione escursione diaframmatica con diaframma in espirazione; sacro torsione dx; gamba e piede dx in RE. La valutazione è stata difficile causa i continui accessi di tosse.
È stato quindi chiesto alla logopedista che collabora in studio con l'ORL di insegnare ad M. delle soluzioni per ridurre la tosse.
La terapia consisteva quindi di esercizi con la logopedista che prevedevano: deglutire liquidi o saliva in maniera decisa o più lentamente in risposta al desiderio improvviso di tossire; soffiare attraverso le labbra serrate o fare un sospiro prima di tossire quando si sente lo stimolo o per rompere la sequenza di colpi di tosse; eseguire dolcemente e lentamente una respirazione addominale seguita da una lunga espirazione con deglutizione o sospiro nei periodi di tosse; prendere un respiro profondo; alzare la voce o cantando o parlando più forte per ingaggiare maggiormente le corde vocali.
Dopo 5 lezioni di circa 10 muniti ciascuna M. era riuscito a controllare gli accessi di tosse.
Abbiamo quindi proseguito con delle sedute osteopatiche (3) di riequilibrio generale delle disfunzioni trovate e a tutto è seguita una nuova valutazione ORL.
In tutto le terapie sono durate 2 settimane.
Alla seconda valutazione era ridotto in maniera sensibile sia l'edema che l'eritema. Oggi M. ha fatto un nuovo controllo dopo 2 mesi dall'ultima visita ed ha riportato di non aver più avuto tosse o sibilo e di aver sospeso le terapie farmacologiche che aveva in atto da tempo.
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