In un articolo precedente (OSTEOPATIA E APNEE NOTTURNE #2 - Anatomia e biomeccanica della catena linguale in deglutizione) è stata descritta la corretta funzionalità della catena linguale in dinamica deglutitoria, che permette, con le sue forze di tensione reciproca, di riportare il sistema a riposo in neutralità. Quando ci troviamo invece in presenza di disfunzioni a carico di questa catena (come ad esempio nelle ipomandibolie, nell’alterazione di classe dentale, nelle deglutizioni disfunzionali e in presenza di disturbi viscerali) viene meno la capacità di interazione reciproca tensionale dei sistemi top-down e bottom-up e ciò che può verificarsi, è un’eccessiva trazione di questa catena, attraverso la sua fascia, sulla base cranio, producendo un avanzamento (protrusione) della testa e un’incapacità di tornare in neutralità. Questo fenomeno è più manifesto di notte o nei momenti di riposo in cui viene meno il controllo attivo e, se la componente predominante è quella viscerale (dal basso), si produrrà uno spostamento posteriore della lingua con una risultante ostruzione delle vie aeree.
Il trattamento osteopatico è volto proprio a liberare queste trazioni disfunzionali attraverso la valutazione e ripristino funzionale di quei sistemi che tendono ad interrompere il corretto bilanciamento tissutale.
È buona indicazione far seguire al trattamento osteopatico un recupero funzionale linguale con presa in carico logopedia per poter destrutturare engrammi motori scorretti ed impostare automatismi corretti.
Valentina Carlile - Osteopata esperta in Osteopatia applicata a disturbi di Voce e Linguaggio dal 2002. Per informazioni e prenotazioni visita la pagina Contatti
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