I pazienti affetti da apnee notturne, o meglio da apnea ostruttiva del sonno (OSAS) si trovano ad affrontare il fatto che, proprio durante il sonno, lingua e mandibola abbocchino posteriormente restringendo lo spazio libero delle vie aeree, e ciò avviene più facilmente quando ci si mette in posizione supina. Quando questo fenomeno si ripete succede che si attuino delle interruzioni del respiro (denominata appunto apnee), che mettono a rischio cuore e cervello e talvolta, la stessa vita del paziente.
In medicina vengono utilizzati dei dispositivi quali cPap, che è la terapia standard, e il Mad, che intervengono sulle interruzioni del respiro.
La cPap (Continuous Positive Airway Pressure) consiste nel ricorrere alla ventilazione artificiale delle vie aeree, ed infatti immette aria forzata nelle prime vie aeree.
Il Mad (Mandibular Advancement Device) invece, è un dispositivo di avanzamento mandibolare. Si tratta di un sistema formato da due splint, uno per la mandibola e uno per i mascellari, che consente di tensionare in avanti l'arcata inferiore, in corrispondenza quindi della mandibola, e la lingua. Questa protrusione mandibolare ha lo scopo di stabilizzare le vie aree impedendone restringimento e ostruzione, creando una lieve trazione sul cavo faringeo, che di conseguenza si dilata. Anche i muscoli faringei si stabilizzano e vengono protetti dal rilassamento, favorendo il mantenimento della pervietà delle vie aeree. In questo modo, anche l lingua è impedita dall’abboccare posteriormente. Questo dispositivo viene suggerito anche per il russamento correlato a spostamento posteriore della lingua.
Questa correzione/modifica biomeccanica è la stessa sulla quale vengono impostati anche i trattamenti osteopatici per queste indicazioni cliniche e, sia il Mad che il trattamento osteopatico risultano efficaci nei grandi lievi e moderati, mentre per i gradi severi l’orientamento va verso la cPap.
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