
Nessun musicista lavora in modo completamente equilibrato. L'oboista, ad esempio, sostiene il peso dello strumento sulla parte anteriore del corpo, creando più lavoro per i muscoli della schiena. Il braccio destro del trombonista si muove costantemente avanti e indietro ma mai su e giù. Tali squilibri possono influire negativamente su muscoli, tendini, articolazioni e colonna vertebrale, rendendo il musicista meno efficiente nel lavoro, causando dolori e affaticamento muscolare e aumentando le possibilità di malfunzionamento e il potenziale per lesioni o malattie più gravi in futuro.
Cosa fare
Occorre lavorare quelle parti del corpo che si esercitano meno, ad esempio svolgere attività fisica compensatoria, e assicurarsi che la postura o il modo di impugnare lo strumento non contribuiscano a, oppure generino, squilibri maggiori di quelli assolutamente necessari, anche considerando strumenti appositamente adattati
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