Quando si parla di disfonia si pensa sempre ad adulti che per un motivo o per un altro subiscono alterazioni della qualità ed efficacia del suono vocale.
Anche i bambini possono andare incontro a questo tipo di problema e quindi presentare raucedine, afonia ed altri sintomi correlati a disfonia.
La struttura laringea di un bambino è differente da quella di un adulto in quanto i tessuti non sono ancora differenziati e specializzati come quelli dell’adulto, reggendo quindi meno determinati sforzi vocali, soprattutto se protratti nel tempo. Anche le strutture scheletriche dello splancnocranio sono ancora in via di accrescimento ed ossificazione permettendo risonanze minori, e lo stesso avviene a livello di sviluppo della bocca.
Tra le maggiori cause di insorgenza di disfonia nei bambini sono:
- urlare
- imitare le voci dei cartoni animati
- non rispettare i turni di dialogo
- cantare in un repertorio non proprio adatto alla struttura di un bambino
Ciò che ne può scaturire sono quadri disfonici puramente funzionali o associati a formazione di noduli, che possono essere percepiti inizialmente come fastidi nella deglutizione, essendo più grandi e molli rispetto a quelli dell’adulto e successivamente come presenza di aria nel suono, evento questo che nel tempo favorisce ulteriore sforzo vocale. A livello di voce si nota un abbassamento progressivo della frequenza vocale con una sporcatura del suono.
Quando si è in presenza di un abbassamento di voce è buona cosa riposare. Un foniatra potrà consigliare un adeguato piano terapeutico rieducativo nel quale molto spesso è inserita la figura dell’osteopata che nello specifico si occuperà del riallineamento e della giusta libertà funzionale delle strutture preposte e, attraverso tecniche di drenaggio potrà favorire lo “sgonfiamento” delle condizioni flogistiche laringee.
Valentina Carlile - Osteopata esperta in Osteopatia applicata a disturbi di Voce e Linguaggio dal 2002. Per informazioni e prenotazioni visita la pagina Contatti
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