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Valentina Carlile Osteopata
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Osteopatia e Voce: Stimoli verbali per poter comunicare con i pazienti affetti da autismo


Osteopatia e Voce: Stimoli verbali per poter comunicare con i pazienti affetti da autismo


L’autismo a livello comunicativo è caratterizzato da una combinazione di deficit dell’interazione sociale e della comunicazione accompagnati da ossessioni e comportamenti stereotipati e/o ripetitivi.

Si tratta comunque di un disordine in continuum che va da aspetti gravi ad aspetti di alta funzionalità, con anche normale capacità verbale.

In molti casi i pazienti autistici hanno un discorso fluente ma l'utilizzo pragmatico-semantico e la comprensione del linguaggio nel contesto sociale sono compromessi. Pazienti con autismo ad esempio, hanno dimostrato difficoltà nel capire il loro turno di parola in un discorso, a considerare la prospettiva di un’altra persona e nel rispondere adeguatamente a ciò che viene detto da terzi.

Le maggiori difficoltà si manifestano nella comprensione del linguaggio non letterale, come l’ironia, le espressioni figurate e le metafore, o nella comprensione delle reali intenzioni dell’interlocutore e del contesto.

Inoltre, i pazienti autistici manifestano difficoltà nel seguire una discussione a più interlocutori.

I bambini autistici possono capire il significato dei verbi a livello mentale ma non a dedurre cosa questi vogliano implicare in una situazione.

Sono in grado di capire i sentimenti di un personaggio in una storia basata solo sulla prosodia, ma non ne riescono a giudicare le sensazioni sulla base della prosodia quando c’è una discrepanza tra prosodia e contesto.

Infine, spesso hanno difficoltà nella produzione e nella comprensione della prosodia parlata che si sa che trasporta le informazioni pragmatiche che concernono le intenzioni del parlante.

I deficit pragmatici nell’autismo vengono spiegati solitamente come l'incapacità di comprendere lo stato d’animo delle altre persone nell’interazione.

Uno dei principali spunti per capire lo stato d’animo delle altre persone è correlato alla capacità di interpretare correttamente la prosodia sulla quale si pongono le loro parole.

La prosodia fa capo ad uno degli aspetti soprasegmentali del linguaggio, inclusa la variazione della frequenza fondamentale (F0), l’intensità e la durata. Queste caratteristiche trasportano una gran varietà di significati comunicativi tra cui gli scopi grammaticali, pragmatici e affettivi.

La prosodia affettiva in particolare include spunti soprasegmentali che vengono utilizzati per segnalare lo stato mentale e i sentimenti del parlante così come i cambiamenti di registro utilizzati per le diverse funzioni sociali.

Per poter lavorare bene con un soggetto autistico, occorre quindi assolutamente tenere presente questa sua capacità ricettiva comunicativa enfatizzando più l’aspetto prosodico che non le altre qualità linguistiche, in questo modo sarà più proficuo il rapporto comunicativo!


 

Valentina Carlile - Osteopata esperta in Osteopatia applicata a disturbi di Voce e Linguaggio dal 2002. Per informazioni e prenotazioni visita la pagina Contatti




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