
Quando si prende in carico un paziente voce, oltre a sincerarsi dell’acquisizione di una corretta tecnica vocale, occorre investigare l’ambiente e il setting di lavoro, ovvero tutti quegli eventi esterni che possono condizionare l’uso della voce.
Ogni paziente, in base a questi, si troverà a dover attuare degli aggiustamenti laringei, in parte volontari ed in parte no, che gli permetteranno di eseguire il lavoro vocale richiesto.
Questi aggiustamenti riguarderanno le dimensioni, i diametri, e la posizione delle varie strutture del vocal tract.
Le modifiche verranno effettuate reclutando adattamenti di apice o corpo linguale, di apertura o chiusura mandibolare, elevazione o abbassamento del velo, aumentando gli stress da impatto, tensionando maggiormente i muscoli laringei intrinseci ed estrinseci.
Tutti questi aggiustamenti, sommati a quelli richiesti dai vari tipi di fonazione: modale, falsetto, fischio, Creaky ecc., aumenteranno il carico, deviando l’espressione fonatoria dall’ergonomia.
Sarà in base alla raccolta a fini anamnestici di questi elementi, alla valutazione palpatoria e biomeccanico-funzionale che l’Osteopata risalirà allo schema disfunzionale innescato e potrà impostare un lavoro di correzione, consegnando poi il paziente al logopedista e/o all’insegnante di canto, per la costruzione di engrammi più corretti.
Valentina Carlile - Osteopata esperta in Osteopatia applicata a disturbi di Voce e Linguaggio dal 2002. Per informazioni e prenotazioni visita la pagina Contatti
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