Negli anni sono tante le caratteristiche che hanno portato alla definizione di pressione sottoglottica (Psub).
Universale è il concetto che senza di essa non possa essere prodotta la voce in quanto, la sua presenza è necessaria per l’emissione sonora.
Alcuni Autori l’hanno descritta come pressione generata al di sotto delle corde vocali, altri come pressione esercitata dall’aria a livello di trachea sotto la glottide chiusa.
In entrambi i casi, quest’aria agisce come una forza, un’energia montante al di sotto delle corde vocali vere (cvv) chiuse che, superando la loro resistenza adduttoria ne innesca l’oscillazione fino anche a modificare l’intensità del suono emesso e della Frequenza Fondamentale (F0)
Quali sono gli elementi che ne determinano l’intensità necessaria ad avviare la fonazione?
La viscosità dei tessuti delle cvv
Il grado di adduzione delle cvv
Da studio si è visto che la pressione minima necessaria per produrre un suono vocale è di 3 cm2 H2O, mentre la pressione minima per poter sostenere un discorso è di 5-10 cm2 H2O.
Uno degli obiettivi della riabilitazione in voce è portare il paziente ad aumentare l’intensità del suono senza aumentare F0.
L’intervento dell’Osteopata, al fine di eliminare le resistenze periferiche somatiche e sistemiche e riequilibrare i sistemi, è un valido strumento a disposizione dei Professionisti in voce.
Valentina Carlile - Osteopata esperta in Osteopatia applicata a disturbi di Voce e Linguaggio dal 2002. Per informazioni e prenotazioni visita la pagina Contatti
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