Il sistema somatosensoriale rileva stimoli sensoriali come tatto, dolore, pressione e movimenti, ad esempio, quelli relativi al movimento articolare. Questo sistema riceve input dai recettori articolari muscolotendinei periferici, rilevando in tal modo variazioni di lunghezza e tensione del muscolo, posizione e movimento. Nervi afferenti, noti anche come meccanocettori, si trovano nella pelle, nell’unità muscolotendinea, e nell'osso, legamenti e capsule articolari.
La perdita di propiocezione conseguente alle distorsioni può essere attribuita a danni a questi meccanocettori.
Lesioni ai recettori articolari in legamenti e capsule articolari producono deficit nella percezione della posizione articolare, e quindi, sembra che un danno irreversibile possa portare ad una maggiore propensione verso recidive croniche.
Oltre ai danni dei recettori articolari, i traumi possono causare la perdita propriocettiva da danno ai recettori muscolari, quali i fusi neuromuscolari.
Una soggettiva instabilità funzionale della caviglia ed una facilitazione alla distorsione possono derivare da un deficit propriocettivo del piede e della caviglia, che potrebbe a sua volta portare ad un deficit del senso di posizione nella caviglia e dell’equilibrio.
La professione dell'organista e del pianista è strettamente correlata alla buona stabilità funzionale della caviglia dal momento che la loro attività è basata sul fatto che usino i piedi senza controllo visivo ma con feedback acustico.
Infortuni alla caviglia, per riflesso sulle catene funzionali cui essa è correlata, possono anche portarli ad avere lombalgie croniche fino, nei casi più gravi, ad interrompere la carriera.
Per questo motivo necessitano di un buon allenamento per ottenere un buon controllo sensoriale della posizione del piede.
Tramite la loro professione allenano alcuni di questi parametri con l'esercizio quotidiano e nello specifico:
Organisti: hanno bisogno di manovrare i numerosi pedali del loro strumento spesso molto rapidamente utilizzando i loro piedi in tutte le direzioni di movimento del piede
Pianisti: utilizzano solo tre pedali, per muovere i quali hanno una posizione stabile del piede ed eseguono esclusivamente flesso-estensione dell'articolazione della caviglia
Per i sopraccitati motivi, come si evince anche dalla letteratura, i pianisti sono più predisposti a distorsioni in inversione/eversione, allenando principalmente due parametri.
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