Le scarpe non sono disegnate per adattarsi alla forma dei nostri piedi. Di contro, i nostri piedi sono costretti ad adattarsi alla forma delle nostre scarpe. Col tempo i nostri piedi perdono così la loro flessibilità. La cosa interessante è che una volta persa la flessibilità, inizia a diventare più doloroso camminare senza le scarpe.
Noi abusiamo un sacco dei nostri piedi. La società ha stabilito che i tacchi alti e il dislivello innaturale che essi creano sono sexy. Siamo più attenti alla moda che alla salute.
Da Osteopata voglio illustrare le alterazioni che ho riscontrato più spesso nei miei pazienti.
Dita compresse: Col tempo molte persone sviluppano dita che si accavallano o sono improntate lateralmente. Ciò comporta anche molti problemi tra i quali callosità e valgismi. I piedi di chi non porta scarpe hanno il loro spazio naturale tra le dita. Sicuramente le scarpe appuntite sono più belle, ma nel momento in cui le dita diventano compresse iniziano ad essere meno funzionali. Molte persone non riescono a flettere le dita (piegarle verso il basso) senza avere crampi.
Scarpe affusolate: un plantare più ampio è più stabile rispetto ad uno più stretto, nonostante ciò portiamo spesso scarpe i cui plantari sono più stretti della nostra pianta del piede. Col tempo i piccoli muscoli che si trovano tra i metatarsi, diventano permanentemente contratti. Inoltre, le piccole ossa del tarso diventano compresse e perdono il loro range di mobilità. Il risultato è che acquisiamo piedi compressi che perdono la loro flessibilità. Rilasciando le tensioni nei muscoli tra i metatarsi si aiuta a recuperare un po' di questo range tra le ossa del tarso, e a rilassare i muscoli della caviglia, costantemente rigidi e, qualche volta, ciò ha riflessi benefici anche a livello dell'articolazione sacro-iliaca per via delle catene funzionali.
Riduzione di mobilità del tallone: il tallone assorbe gli shock ad ogni passo, non è però disegnato per assorbire gli shock. Questa gestione del tallone fa sì che questo non solo diventi compresso verso l'alto nella caviglia, ma anche che venga trascinato indietro. Col tempo, esso può rimanere in questa posizione in modo permanente. Un problema articolare tra tallone ed ossa del piede può dare dolore riferito sotto il tallone stesso, mimando quella che poi verrà erroneamente diagnosticata come fascite plantare. Oltre a ciò, il tallone ha inserzioni per la fascia plantare e per i muscoli della caviglia tramite il tendine d'Achille. A volte una disfunzione del tallone da luogo a rigidità cronica di ogni muscolo associato, della caviglia in toto e di altre parti più in alto.
Rigidità della fascia plantare: la fascia plantare è tessuto connettivo che dalle dita si ancora al tallone. Proprio per questi presupposti la fascia plantare è associata a dita e tallone, e risponde alle disfunzioni associate con queste parti, come i muscoli rispondono alle contrazioni. Tuttavia, più il piede cambierà forma, più la fascia plantare si irrigidirà. A peggiorare le cose, i supporti per l'arco plantare nelle scarpe allungano in maniera anomala la fascia plantare, irritandola.
Caduta delle teste metatarsali: se avete mai guardato una donna camminare sui tacchi alti, avrete notato che ad ogni passo le teste metatarsali si muovono in basso e verso il terreno e le dita, di contro, si muovono in alto, con un angolo non fisiologico. Col tempo tutto ciò modifica in maniera permanente le articolazioni metatarsofalangee. Quello che capita è la loro caduta, facendosi prominenti in basso, esposte e dolorose al camminarci sopra. Questa è chiamata metatarsalgia. Di solito è un fenomeno più accentuato in chi porta i tacchi alti, ma presente anche in chi porta altre scarpe. Se provate a posare le vostre scarpe su una superficie piatta, potete facilmente vedere che la punta è piegata verso l'alto. Questo accade perché le scarpe, incluse le sneakers, sono molto rigide e immobilizzano i piedi anche se la scarpa viene costruita rispettando delle torsioni. Questa rigidità spingerà le dita costantemente verso l'alto provocando i problemi di cui sopra.
La soluzione per molti di questi problemi è lavorare per mantenere flessibilità e tenuta nei vostri piedi e, in maniera specifica nelle strutture menzionate.
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