Poiché i sintomi della sindrome dello stretto toracico possono simulare altre condizioni di salute, è fondamentale che il medico sviluppi una diagnosi differenziale per determinare la vera fonte del dolore. Il medico può ordinare vari test di imaging e studio dei nervi per aiutare a determinare la causa del dolore ed escludere altre condizioni.
La maggior parte dei casi di sindrome dello stretto toracico possono essere risolti con un trattamento conservativo. Inizialmente il medico può consigliare una terapia osteopatica, fisioterapica e occupazionale per risolvere i problemi di postura e ripristinare i muscoli indeboliti.
Possono essere prescritti farmaci antidolorifici e miorilassanti per alleviare il dolore, mentre possono essere prescritti farmaci trombolitici e anticoagulanti per aiutare a sciogliere e prevenire i coaguli di sangue.
La chirurgia è spesso raccomandata se la causa è un’anomalia anatomica o se i trattamenti conservativi non risolvono la condizione. La terapia osteopatica, insieme alla fisioterapia può essere utilizzata prima e dopo l’intervento chirurgico per ripristinare tono e recupero muscolare.
Sebbene il trattamento osteopatico possa essere una forma efficace di trattamento conservativo per molti, il processo di rafforzamento e recupero attraverso un percorso fisioterapico può richiedere mesi. L’intervento chirurgico richiede lunghi tempi di recupero, inabilitando il paziente, per un periodo, in molte delle attività quotidiane.
Valentina Carlile - Osteopata esperta in Osteopatia applicata a disturbi di Voce e Linguaggio dal 2002. Per informazioni e prenotazioni visita la pagina Contatti
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